New Abilities è un progetto a cura della rete Fertili Terreni Teatro (AMA Factory, Tedacà, Cubo Teatro) in collaborazione con Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - Torino, Al.di.Qua. Artists, Fondazione Santagata.

Consiste in un percorso di FORMAZIONE, COPROGETTAZIONE e SPERIMENTAZIONE di uno o più modelli di fruizione e produzione di arti performative dal vivo, che permettano e favoriscano sia l’accesso che la partecipazione attiva di persone con disabilità di diversa tipologia.

Il percorso prevede il coinvolgimento di performer, operatori culturali, artisti, associazioni e organizzazioni del mondo della cultura e della disabilità insieme ad esperti di accessibilità e design.

Il contesto

In Italia sono 3,1 milioni le persone con disabilità, circa il 5,2% della popolazione italiana (secondo dati Istat del 2019), di questi solo il 9,3% va al cinema, a teatro, ai concerti o nei musei (contro il 30,8% degli abili).

La ricerca Time to Act condotta nel 2021 da On the Move in quaranta Paesi europei (Italia compresa) evidenzia quante barriere – fisiche e mentali – costituiscano un significativo impedimento per artisti e pubblici disabili rispetto all’accesso alla vita culturale: essa rileva che a fronte di una popolazione disabile di 42 milioni di persone (il 12,8% della popolazione europea, dato Eurostat), anche in Europa, l’87% delle sedi culturali e dei festival non coinvolgono persone disabili nelle commissioni di selezione o nella gestione.

Se da un lato si evidenzia una crescente attenzione da parte del settore culturale ai temi dell’accessibilità, dall’altro i dati dimostrano come molti passi siano ancora da compiere e che un approccio più sistematico sia necessario.

OBIETTIVI DEL PROGETTO

1. Contribuire a rendere la fruizione delle arti performative accessibile anche a persone con disabilità sensoriali lavorando fin dall’ideazione del progetto artistico o di programmazione

2. Contribuire al coinvolgimento maggiore di artisti disabili come protagonisti nelle programmazioni di arti performative

3. Ideare e sperimentare modelli di resa accessibile delle arti performative a persone con disabilità sensoriali, replicabili e sistemici che contribuiscano ad un cambiamento delle
modalità di lavoro
delle organizzazioni stesse

4. Sensibilizzare le istituzioni, policy makers, pubblico, artisti e operatori della cultura in merito all’importanza di rendere accessibili le arti e la cultura

LE FASI DEL PROGETTO

1. Formazione

• 6 ottobre 2023: con Diana Anselmo (performer e accessibility manager): sordità
• 9 ottobre 2023: con Elia Covolan (graphic designer e accessibility manager): neurodivergenze
• 14 novembre 2024: con Giuseppe Comuniello (danzatore): cecità

2. Spettacoli accessibili
2. Tavola rotonda